About
Il collettivo The Glorious Mothers affronta la questione della maternità e della genitorialità nell’ambito delle arti visive. Attraverso un lavoro politico, linguistico e artistico il gruppo vuole dare voce collettivamente alle istanze delle madri artiste e di coloro che si riconoscono come primari responsabili della cura dei figl3, portando il tema della genitorialità all’attenzione delle istituzioni dell’arte. Attraverso una ricerca teorica e pratica, The Glorious Mothers lavora alla decostruzione di un immaginario della maternità stereotipato e legato all’istituzione familiare eteronormata, provando a rendere visibili i molteplici modi di essere genitori.
The Glorious Mothers è attualmente formato da Sara Basta, Cristina Cusani, Mariana Ferratto, Francesca Grossi, Vera Maglioni, Caterina Pecchioli, Lorena Peris, Dafne Salis, Miriam Secco.
Statement
CV
Formazione
2023 - Workshop di lettura diffrattiva di Sputiamo su Hegel di Carla Lonzi, a cura di Isabella Pinto per smarginaria (online)
2023 - Un dialogo intergenerazionale, incontro con Suzanne Santoro su arte e femminismo, Capranica (VT)
2023 - Workshop The discovery of care, con Elena Benigni Sihsol, Studio Grossi Maglioni Basta, Roma
Residenze
2024 - Audizione con la senatrice Cecilia D'Elia su lavoro nell'arte e maternità.
2024 - Partecipazione alla call to action Request for Action & Data on Gender Representation in Cultural Institution Collections International Women’s Day, March 8th, 2024, per Motherhood Art Network.
2020 - Chiamata alle arti - Forum online 2020. Forum dell’arte contemporanea italiana. Tavolo 6- il lavoro nell’arte, se la normalità era il problema, coordinato da Francesca Guerisoli e AWI
2020 - Lettera aperta Siamo noi le vere mostre!, un appello a sostegno della situazione delle artiste visive e madri di Sara Basta e Grossi Maglioni, 716 firmatari
LETTURE, TALK, SEMINARI
2024 - Time to change, Letture di cura, un progetto di Ane Rodriguez Armendariz, Real Academia De España, Roma
2022 - Beast Mother: il simposio. Arte, maternità e femminismo. Un dialogo intergenerazionale tra Manuela Gandini, Mariuccia Secol e The Glorious Mothers, a cura di Grossi Maglioni, AlbumArte, Roma
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Interviste e Articoli
Upcoming, Fondazione Pistoletto, Biella.
2023 - Acquiferae, a cura di Miriam Secco, Castello Cabiaglio (VA)
2022 - The Glorious Mothers Residency, a cura di Dafne Salis, Palestrina (RM)
Workshops
2024 - Modelli di interdipendenza, a cura di Cristina Cusani e Dafne Salis, Accademia di Belle Arti di Roma.
2023 - Attività laboratoriali aperte al pubblico realizzate durante la residenza Acquiferae, Castello Cabiaglio:
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Torta di Terra, a cura di Francesca Grossi (Grossi Maglioni)
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Lettura critica del Poema di Inanna e Dumuzi, a cura di The Glorious Mothers
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Sagome a cura di Mariana Ferratto
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Sumak Kawsai: pratica di interazione a cura di Miriam Secco
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Laboratorio me(n)struale, a cura di Lorena Peris
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Sacred Water, Squirting, Spritzen, Femme Fountain, nominare le acque del piacere femminile, a cura di Vera Maglioni
2022 - Attività laboratoriali realizzate durante la residenza The Glorious Mothers Residency, Palestrina:
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The Childbirth Positions, a cura di Grossi Maglioni
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Rammendare il patriarcato, a cura di Dafne Salis
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Impressioni di cura. Laboratorio di cianotipia, a cura di Cristina Cusani
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Via lattea, a cura di Miriam Secco
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Laboratorio con l’argilla, a cura di Mariana Ferratto
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Tempo per noi, a cura di Sara Basta
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Ritratti Incrociati, come ti vedo a cura di Caterina Pecchioli
Azioni
The Glorious Mothers è un gruppo aperto di discussione e confronto sul tema della genitorialità nell’ambito delle arti visive, nato informalmente durante il primo lockdown come supporto e confronto tra madri artiste, chiuse in casa con i figl3 e con difficoltà a riprendere il lavoro. Successivamente si è costituito come gruppo di discussione e confronto dell’esperienza genitoriale estesa alla ricerca artistica, cercando di andare oltre stereotipi, canoni precostituiti, pregiudizi e preconcetti legati all’istituzione familiare eteronormata.
Il nome del gruppo The Glorious Mothers, fa riferimento ironicamente all’essere ‘gloriose’ in risposta al contesto tragico, non solo nella mancanza di sostegno a tutte le madri e genitori in Italia, ma in particolare all’interno del mondo dell’arte. La ricercatrice Hattie Judah nella brillante ricerca ‘How not to exclude Artists Parents’ ha delineato chiaramente le difficoltà dei genitori artisti alla partecipazione attiva della vita professionale, per mancanza di strutture e di fondi.
Il gruppo cerca di portare il tema della maternità al centro dei discorsi politici e artistici da cui è prevalentemente esclusa e omessa. Si propone di affrontare collettivamente le istanze dei genitori artisti e di tutti coloro che si riconoscono come primari responsabili della cura dei figl3, dialogando con le istituzioni dell’arte. Porta avanti la propria ricerca legata alla costruzione di un'immagine della maternità che parta da sé e dalle proprie esperienze personali, in grado di dare voce ai molteplici modi di essere genitori. Dal punto di vista poetico, infatti l’esperienza personale della maternità si è sovrapposta e ha coinciso con la produzione artistica di ogni componente del gruppo, influenzandola e modificandola nel tempo.
Nonostante il gruppo si proponga di sostenere tutti i genitori, al momento è composto da sole madri. Abbiamo riscontrato come siano ancora le donne e le madri a subire le conseguenze di un sistema di stampo patriarcale che relegandole ad un ruolo marginale, con lavori saltuari e pay gap, non garantisce dignità al lavoro di cura né accesso al mondo del lavoro. Ci auguriamo che le nostre riflessioni riescano a superare e migliorare la situazione attuale e che chiunque sia primario responsabile di minori si senta benvenuto nel nostro gruppo.